lunedì 5 novembre 2018

Lucca comics & games 2018

Diario di bordo: “Non è la fine, ma solo una strada di un lungo percorso”.

Cari amici del web, si conclude in bellezza l’edizione del Lucca Comics & games 2018. 




Se penso che questa città la visitai con una cara amica, ammirandone le mura, i monumenti, le leccornie, la gioia delle persone Toscane, senza immaginare che un giorno sarebbe diventata la scatola vivente che avrebbe contenuto tutti i miei ricordi più belli, mi scappa una lacrima di commozione. 
Secondo anno da “scrittrice”, secondo anno di crescita spirituale e lavorativa. Secondo anno, conferma di un primo in cui non credevo che sarei tornata.
Spesso mi chiamano stupida, disillusa, fallita e ragazzina, perché credo in ciò che faccio. Perché penso che un giorno sarò come la Jo di “Piccole donne” e perché penso sia possibile realizzare qualunque cosa sogni o in cui credo. La tentazione di mollare tutto questo è sempre pronta a bussare alla mia porta, perché il dolore di non essere compresa e accettata per ciò che sono e per cosa in cui credo, mi provoca tanto dolore, ma quando mi soffermo a pensare quello che mi è accaduto dal 2012, mi sprono a non fermarmi perché sono sempre più convinta che sono sulla rotta corretta. E non importa quante tempeste dovrò affrontare o quanti fallimenti dovrò accettare, ogni esperienza mi porta sempre qualcosa di bello.
È faticoso. Perché spesso arrivo alla fiere già stanca da altre cose: dalla routine, dal lavoro, dal dolore, dalla malattia e dalla mancanza di relax che serve al mio corpo.
Lo è anche perché si stanno tante ore in piedi, si sopporta gelo, caldo, stanchezza. Perché ci si alza alle sei del mattino e si va a letto all’una. Perché quando ti sdrai a letto hai le caviglie che sono gonfie e dolori da tutte le parti.
È stressante perché hai tante cose a cui pensare: il materiale pubblicitario, i libri, le valige, i compagni di viaggio, le regole dello stand, il voler soddisfare tutti e far si che questi eventi siano non solo lavoro, ma tanto divertimento.
A volte è deludente perché vorresti fare di più, ma le forze fisiche ti abbandonano. Ma farei questo ogni giorno della mia vita.
Perché? Perché i libri non sono solo storie fantastiche. Perché non sono solo un risultato remunerato, ma sono una continua fonte di arricchimento e felicità.
Risate con i colleghi, pacche sulla schiena negli attimi di stanchezza psicofisica, lettori che ti guardano con gli occhi spalancati e si commuovono davanti alla tua storia, bambini di dieci anni che sono lì che ti guardano felici di aver parlato con uno scrittore, ragazzi che hanno il tuo stesso sogno e ti chiedono consigli e lettori che ti abbracciano e ti ringraziano per aver trovato il coraggio di fermarli anche se avevi paura di essere un addetto che vende aspirapolveri. 
Firmare le copie, vedere il sorriso dei tuoi colleghi subito dopo che hanno preparato consegnato il loro pacchetto d’avventure. Tutto questo mi rende una persona felice e motivata.
Ringrazio Romina e Luca ancora una volta per averci dato la possibilità di presidiare a un evento così importante.
Ringrazio tutti i miei compagni di avventura, senza sarebbe diverso.
Ringrazio, in particolare Elena Spagnoli per la sua grande professionalità e per l’impegno che mette nel promuovere la rosa dei suoi autori.
Ringrazio il mio piccolo ma grande amico Daniele… per gli abbracci, le carezze e le attenzioni che solo un buon amico sa dare.
Ringrazio la mascotte, almeno per me, del gruppo Gioia. Mi hai fatto ricordare quanto entusiasmo avessi quando ho iniziato ed è il caso di ritirarlo fuori.
Ringrazio Lorenzo per le tante, tante risate regalatomi e spero di rivederci presto per la prossima avventura (farò ordine di scimmie parlanti molto presto). 
Ringrazio con tutto il cuore la mia Simona. Quella dal musone sempre duro, ma con un cuore morbido come piuma.
Ringrazio tutti i lettori che si sono avvicinati al mio mondo e che hanno creduto in me.
Ringrazio, nello specifico, la piccola Manuela e i suoi genitori. Particolarmente colpita dalla loro voglia di stimolare la creatività. Per fortuna, il nostro futuro ha qualche speranza.
Ringrazio tutte le persone che sono passate a trovarmi: la mia illustratrice Francesca Cesari, Andrea e Barbara de I re dei sette mari e tantissimi lettori appassionati.
Ti metto per ultimo, ma perché è un grazie malinconico ma anche ricco di speranza. A te tesoro mio, un compagno d’avventura, amico, fratello, una persona speciale. A Febbraio fanno tre anni che ci conosciamo a maggio tre in cui abbiamo iniziato a viaggiare insieme. Ma anche un anno in cui la nostra collaborazione si è trasformata in un sogno comune realizzandosi in un rapporto complice e di sincero e incondizionato affetto. Grazie Gianluca, ormai sei un piccolo pezzo del mio cuore e sono felice di aver incontrato la tua strada.

Visto? I libri non sono solo sogni nel cassetto. Ma sono porte aperte che realizzano sogni e ti fanno incontrare tante persone speciali.