sabato 24 febbraio 2018

Aruna Jindal

Illustrazione di Francesca Cesari
Cari lettori,
oggi vi presentiamo Aruna Jindal disegnata dalla bellissima matita di Francesca Cesari (leanan sidhe su facebook)

#Nome Aruna Jindal
#Età 17 anni
#professione Studentessa del Liceo scentifico Pasteur e stagista c/o Il tempo.

#Biografia

Aruna nasce il 4 settembre 1981, ma è orfana. Nata a Las Vegas, va In India fino al 1995. Poi va in Inghilterra fino al 1999. Vive in India all'interno di un monastero e il suo padre adottivo è Nio. Spesso riceve le visite di un professore inglese di nome Lorence e si allena ogni giorno. Possiede una catena con un ciondolo magico che si trasforma in una spada Khanda. Si innamora del migliore amico di Sara: Daniele Rossini. Spesso è ambigua e misteriosa. Di grande aiuto durante i combattimenti del primo capitolo, ma cambia atteggiamento nel secondo. Come se fosse spaventata e minacciata da qualcuno.

Moloch - Capo degli spirti del fuoco



Nome:Moloch

Razza: Cherubino

Livello di forza: 9

Armatura: si

Arma:fuoco e spada.

Punti deboli: terra e acqua

Punti forza: leggere nel pensiero, terzo occhio

in fronte. Quattro braccia.

Può possedere il corpo altrui

Abilità: sfere di fuoco. Velocità. Forza

Tipologia demone: fuoco

Simbolo: stella con all'interno una fiamma

Capo degli spiriti del fuoco, spiriti della notte e lingue rosse e spiriti della rivolta. Il suo terzo occhio permette a Satana di vedere i pensieri di tutti. 


domenica 18 febbraio 2018

Tobia e Sara visti da una lettrice

Foto di Francesca Cesari
Oggi il buongiorno ve lo do così: vi racconto una storia bellissima.
Quando sono stata al Lucca Comics & Games, ho incontrato una lettrice compulsiva che ha voluto acquistare una copia de La bilancia dei Mondi divisi. In tanti hanno preso questo romanzo, ma nessuno si era calato nei protagonisti così bene.
Francesca Cesari ha letto la storia tutta di un fiato e ha immaginato i personaggi. Non avrei mai pensato che qualcuno potesse davvero dargli vita. Così oltre a ingaggiarFrancesca Argentati come editor, Michele D'Angelo come illustratore per la copertina, ho deciso di far entrare nel mio magnifico team di scrittura anche lei. Qui su fb la trovate come Leanan Sidhe. Si occuperà delle tavole interne del libro.

Senza queste tre persone i miei libri non sarebbero gli stessi. Intendo portare avanti tutti i miei progetti, portando tutti loro con me. Non sono solo dei talenti e dei professionisti, ma sono appassionati. La passione è fondamentale per far arrivare ciò che vogliamo trasmettere alle persone.
Grazie di cuore a tutti e tre.
Presto una piccola anteprima della copertina del secondo capitolo! 
Qui Sara e Tobia!
Cosa vorrà dire quest'immagine?

Se volete qualche anticipazione, venitemi a trovare il 24 e 25 febbraio al Comicspark di Tivoli!!

lunedì 12 febbraio 2018

Astaroth il demone dell'aria

Immagine presa dal web
Astaroth è il duca degli inferi. Ha un aspetto umano. Una donna. Ha delle cortna bianche, ali grandi e un serpente come migliore amico. Capo degli spiriti d'aria e dell'impurità che dimorano e volano intorno agli uomini. Questi spiriti sono normalmente conosciuti come Arpie. Nate da Satana e un umano o da Satana e un demone. Oppure, possono infettare gli uomini e trasformarli in esseri come loro.



Nome: Astaroth

Razza: Troni/arpia

Livello di forza: 7

Armatura: si

Arma:veleno

Punti deboli: fuoco

Punti forza: ali, artigli, serpenti

Abilità: velenosa, veloce, vola veloce

Tipologia demone: aria

Simolo: stella con all'interno tre spirali

lunedì 5 febbraio 2018

Lilith

Capo dei demoni acqua, aspetto di una donna molto bella. Capelli neri e occhi azzurri. Può assumere la forma dell'acqua.

Nome: Lilith

Razza: Cherubino

Livello di forza: 7

Armatura: si

Arma:nessuna

Punti deboli: magia della sabbia e del fuoco, la uccidono.

Punti forza: ali nere

Abilità: scatena tempeste e malattie

Tipologia demone: terra

Simolo: stella e tre line ondulate

Aspetto: umano

Adramelech e i suoi poteri

Adramelech, gran cancelliere dell'inferno. Si mostra con il volto di un mulo, e talvolta con quella di un pavone.

Nome: Adramelech

Razza: Serafino 

Livello di forza: 8

Armatura: no

Arma:nessuna

Punti deboli: muore con un'arma normale

Punti forza: una grande forza fisica

Abilità: può richiamare gli spiriti della terra e usarli a suo favore.

Tipologia demone: terra

Simolo: stella e spirale

L'arma di Sara


Sara utilizza una Katana magica. Forgiata per lei nel 1981, per proteggerla dai demoni.
La ragazza ha un anello al dito. Questo rappresenta un triskele, un simbolo esoterico che rapresenta tre tempi: passato, presente e futuro. Le pietre sono di rubino. 
L'anello si trasforma in katana ogni volta che Sara è in pericolo. 


Triskele:

La triscele (pron. trìscele, anche triskele o triskell, conosciuta anche con il nome grecizzato di triskelion, in araldica triquetra, sebbene con significato più particolare, a volte erroneamente trinacria) è una raffigurazione di un essere con tre gambe (dal greco τρισκελής), più generalmente tre spirali intrecciate, o per estensione qualsiasi altro simbolo con tre protuberanze e una triplice simmetria rotazionale. La figura dà il nome anche al simbolo. La storia dell'antica Triscele è articolata e complessa e per alcuni versi ancora avvolta nel mistero poiché si ricollega alla mitologia. Secondo gli studiosi si tratta di un simbolo indoario.

(Wikipedia information)

Rubino:

Le proprietà del rubino non sono considerate meno sorprendenti. Questo bellissimo cristallo emana un raggio rosso puro, con una vitalità senza eguali nel regno minerale. Stimola attivamente il chakra di base, o primo chakra, aumentando la vitalità e il “chi” – l’energia della forza vitale – in tutto l’organismo e nello spirito. Favorisce chiarezza mentale, concentrazione e motivazione e dona un senso di potere a chi lo indossa, con un’autostima e una determinazione che fanno superare la timidezza e spingono a osare.


venerdì 2 febbraio 2018

E-book gratis solo per oggi

Offertona, solo per oggi, potete avere gratis il primo volume de La bilancia dei Mondi Divisi.


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Estratto del libro:


Sai che significato ha questo simbolo?» domandai, anche se io già conoscevo la risposta.
«Non lo so, sono informazioni che ho recuperato su internet, sicuramente sono incomplete, forse sui libri che ti ha dato quella strega troveremo qualcosa in più.» Si sollevò dal letto, era nervoso.
«I demoni ammaliatori sono terreni, questa foglia rappresenta la appunto la terra. Hanno sembianze umane, ciò significa che si mischiano tra noi, dobbiamo stare attenti a chi incontriamo.» Lo indicai, ricordando ciò che avevo letto in uno dei tomi che avevo preso in libreria.
Posai i fogli sul letto e mi sollevai anche io. Tornai a guardare le foto di Tobia, lui mi affiancò, ne osservammo una che lo ritraeva durante una festa insieme ai genitori e a un altro ragazzino.
«I miei genitori si sono separati quando avevo sei anni e ho un fratello. Lui vive in Umbria con mio padre, lei invece insegna a Napoli e non c’è mai, quando torna se ne va con le amiche a giocare a carte. Ha cominciato quando lui se ne è andato di casa e quindi sono sempre solo, mi sono dovuto arrangiare ed è per questo che so cucinare, pulire e stirare» spiegò abbassando la nuca.
Mi sentivo terribilmente in colpa e non solo, perfino molto stupida. La differenza tra me e lui era che io credevo di essere l’unica a soffrire, mi lamentavo sempre e mi fermavo al problema senza andare avanti, mentre lui, nonostante avesse mille problemi, piangeva di rado. Gliel’avrei visto fare poche volte e tutte a causa mia.
«Una perfetta casalinga!» sdrammatizzai io, sfiorandogli la mano.
«Finalmente.» Si voltò verso di me, afferrandola.
«Cosa, Tobia?» Mi avvicinai al suo naso.
«Sorridi» rispose lui toccandolo con il suo.
«Ho poca voglia di farlo.» Mi staccai correndo in salotto.
«Lo so, ti ho visto sorridere solo in qualche occasione: quando guardi Daniele, quando canti e adesso... pure quando vedi me, è un onore, lo sai?»
Colpita e affondata, mi aveva studiato bene.
«Mangiamo, ora, poi ti faccio assaggiare il mio budino al cioccolato.»
Ci sedemmo e ci gustammo le lasagne della madre. C’era un profumo così buono, familiare e, nonostante quello che mi aveva detto dei suoi, quella casa emanava calore, mi sentivo al sicuro.
«Il cibo è ottimo, tutto questo mi ricorda molto mia madre. Mi manca molto.» Mi aprii.
«Cosa è successo alla tua famiglia, se posso?» domandò, mentre mi versava un bicchiere d’acqua.
«Non so se posso raccontartelo... non so di chi posso fidarmi, adesso...» Interruppi ciò che stavo per dire.
«Puoi farlo, te lo sto facendo capire in tutti i modi, ma se non sei ancora pronta, non insisto. Sparecchiamo la tavola.» Decise di cambiare discorso, comprendendo il mio stato d’animo.
Lo aiutai a mettere a posto e guardai l’orologio della cucina: si erano fatte quasi le quattro, era il caso di rientrare a casa, alle cinque avevo gli allenamenti. Afferrai il cappotto rosso e lo zaino.
«Sicura che non vuoi che ti vengano a prendere o che ti riaccompagni io?» Si preoccupava sempre per me.
«Sicura, abito a due passi da qui, prendo l’autobus.» Mi vestii. «Bene, ti ringrazio per il pranzo.» Mi avvicinai alla porta.
«Grazie a te.» Mi accompagnò.
«Per cosa?» domandai aprendo l’ingresso.
«Di aver mangiato con me, sono sempre solo.» I suoi occhi si fecero tristi.
Non volevo andarmene. Più tempo trascorrevo con lui, più si faceva difficile staccarmene. «Potremmo farlo più spesso, se vuoi!» azzardai io.
«Allora, vostra signoria, sono entrato nelle sue grazie?» disse lui sdrammatizzando.

Morsi le labbra, cercando di trattenere un sorriso. «Ok, vado via, prima che la cosa degeneri!» Gli voltai le spalle, attraversai lo stipite della porta, la chiusi e corsi via.